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Coltivare l’intelligenza emotiva. Come educare all’ecologia (2017) di Goleman D., Bennett L., Barlow


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Daniel Goleman assieme a Lisa Bennet e Zenobia Barlow, direttori del Centro per Ecoliteracy di Berkele,, ha recentemente pubblicato un libro Coltivare l’intelligenza emotiva, Come educare all’ecologia un modello educativo che integra intelligenza ecologica, emotiva e sociale. Questi tre tipi d'intelligenza rappresentano dimensioni interconnesse dell’intelligenza umana: partendo da sé stessi si procede sia verso gli altri che verso tutti i sistemi viventi. Le intelligenze sono, inoltre, in un rapporto dinamico tra loro: alimentandone e promuovendone una si possono incrementare anche le altre.

Nella prima parte di “Coltivare l’intelligenza emotiva” gli autori identificano cinque pratiche che integrano l’intelligenza emotiva sociale e ambientale.

Nella seconda metà del testo invece vengono condivise storie di passione e di grande ispirazione attraverso il racconto di pionieri educatori, di studenti e attivisti impegnati in questioni legate al cibo, acqua, olio e carbone in comunità dislocate nelle montagne di Appalachia o in un piccolo villaggio nella regione artica; nei deserti del New Mexico o lungo la costa di New Orleans; per le strade di Oakland, California o per le colline del South Carolina.

Gli autori si muovono dal presupposto che la promozione di una sensibilità ecologica debba avvenire nelle scuole, ad opera degli educatori, andando ad intervenire sui sistemi di apprendimento con lo scopo di coltivare, nei giovani, la capacità di comprendere le relazioni tra le proprie azioni e il mondo naturale.

Kant diceva: ”l’uomo è ciò che l’educazione ha fatto di lui “. Educare richiede tempo, è un’arte e una scienza, è saper amare e dedicarsi al bene delle persone amate .

Il professor Malaguzzi sostiene che ci sono moltissimi tipi di funghi: quelli belli che non si possono mangiare; quelli non molto belli ma ottimi;quelli che sono entrambe le cose; e altri che non sono né belli ne buoni. Per coltivare i funghi migliori è importante preparare un terreno il più fertile possibile.

Oggi si assiste ad un’attenzione maggiore per l’ambiente in quanto la salute e il benessere dell'uomo derivano dalla salubrità dell’habitat in cui si vive.

In particolare Daniel Goleman approfondisce la questione legata al consumo consapevole evidenziando il forte potere di ogni singolo individuo di influenzare le politiche di mercato attraverso i suoi acquisti. La crescente attenzione e richiesta di trasparenza da parte dei consumatori sta inducendo modalità di produzione sempre più etichettate e rispettose dell'ambiente.

Intelligenza ecologica, nell'accezione di Goleman, è anche la capacità di creare network, prerogativa indispensabile per affrontare sfide troppo complesse per essere gestite da soli.

In un mondo globalizzato e con un’economia sempre più complessa è difficile tracciare il percorso tra le nostre azioni e le loro conseguenze. La Natura ci ricordi sempre più spesso che gli umani siamo soltanto dei membri del suo mondo e non esseri distinti e superiori. Per questo motivo è indispensabile cominciare a vedere noi stessi come parte di una prospettiva più complessa, imparando quindi a valorizzare la sostenibilità. La gestione responsabile delle risorse deve tener conto della loro durata entrando in empatia con le altre forme di vita e riconoscendo la loro interconnessione con il mondo naturale.

La necessità di avere una formazione eco-sostenibile si basa sul riconoscimento che l’approccio antropocentrico dell’uomo sul mondo ha sconvolto l’equilibrio ecologico naturale colpendo al cuore la sostenibilità del progresso.

Coltivare l’intelligenza emotiva segna una ricca collaborazione tra Daniel Goleman e il Centro per Ecoliteracy, un’organizzazione molto nota negli Stati Uniti per il suo lavoro pionieristico con orti e mense scolastiche, che ha come obiettivo la creazione e il mantenimento di rapporti sani con le altre persone del pianeta, oltre all’integrazione di principi ecologici e di sostenibilità nei programmi delle scuole.

Chiunque sia davvero interessato alle questioni ambientali dovrebbe leggere questo libro che risulta di lettura agevole e immediata.

In conclusione penso che, seppur questo testo si basi su lavori realizzati negli Stati Uniti, il quadro viene descritto è di certo in grado di aiutare anche noi europei.

Ognuno di noi ha la possibilità, attraverso le proprie azioni, di esercitare un impatto negativo o, al contrario, estremamente positiva, abbiamo modo di intervenire attivamente sulla realtà che ci circonda.

Si tratta di un atteggiamento, quello promosso in Coltivare l’intelligenza emotiva. Come educare all’ecologia , che favorisce un presa di responsabilità rispetto ai problemi, contrastando la passività e l’indifferenza, e stimolando, di contro, una modalità di partecipazione attiva.

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